Anche i sindacati di categoria concordano con la filiera delle costruzioni: serve un momento di dialogo con tutti gli operatori
Lettera Aperta al Presidente del Consiglio on. Giorgia Meloni
Egregio Presidente,
quando si è insediata ha fatto appello a due categorie politiche importanti: “coinvolgimento delle parti sociali” e “senso di responsabilità”. Ebbene, i decreti legislativi che dovrebbero tradurre in norma i principi della legge delega 78/2022, cioè il nuovo Codice degli Appalti, nonostante il lavoro preparatorio del Consiglio di Stato, non sono stati oggetto di qualsivoglia serio e approfondito coinvolgimento delle parti sociali da parte del Suo Governo. Eppure sono norme che riguardano milioni di lavoratori e lavoratrici, le loro tutele economiche, i loro diritti, la loro stessa salute e sicurezza.
Quale senso di responsabilità sta agendo il suo Governo in questo momento?
Occorre mettere a terra presto il PNRR, il Fondo Complementare e tutte le altre risorse pubbliche per dare al Paese le infrastrutture ed i servizi che servono. Occorre però farlo bene, valorizzando lavoro stabile e sicuro e favorendo imprese di qualità. Le tutele dei lavoratori presenti nel passato Codice e le nuove tutele previste dal decreto 77/2021 e dalla legge delega 78/2021 vanno armonizzate e rafforzate. Va rafforzata l’inderogabilità delle misure a tutela del lavoro, della sicurezza, del contrasto al lavoro nero e al dumping contrattuale, va generalizzata la clausola sociale. Occorre essere coerenti con la legge delega ed escludere dalla base d'asta soggetta a ribasso i costi relativi alla sicurezza e alla manodopera, cosi come definiti dai contratti collettivi nazionali e territoriali di settore.
Siamo contrari all'ipotesi di liberalizzazione del subappalto a cascata, che rappresenterebbe un’ulteriore frammentazione dei cicli produttivi e delle aziende, creando zone d’ombra maggiori e minore sicurezza nei cantieri pubblici. Il nostro obiettivo è qualificare le imprese del settore attraverso un lavoro stabile e sicuro. Dobbiamo concentrarci invece per ridurre “i tempi di attraversamento”, riconoscere in automatico l’aumento dei costi di materie prime e lavoro, potenziare le stazioni appaltanti con più tecnici e più digitalizzazione. Dobbiamo mettere la tecnologia al servizio della trasparenza, della lotta alla criminalità e dobbiamo rafforzare i protocolli di legalità e la partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati. Insomma abbiamo idee e proposte e per questo Le chiediamo di “essere responsabile” e di convocare presso la Presidenza del Consiglio uno specifico tavolo di confronto con le principali parti sociali.
Le chiediamo, con grande rispetto istituzionale, di praticare quello che dichiara.