2023
Congresso Roma
L'ITALIA SIAMO NOI. LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE TRA APPALTI, CONCORRENZA E PNRR.
Il parere del MIT: il principio della rotazione va applicato salvo deroga motivata, che è scelta discrezionale della stazione appaltante.
Può la Stazione Appaltante invitare il consorzio stabile o rete d’imprese uscente a una nuova procedura per lavori indicando in lex specialis che in caso di aggiudicazione, in applicazione del principio di rotazione, non potrà assegnare l'esecuzione contrattuale alla stessa consorziata/retista che ha operato nell’ultima procedura indetta dalla SA, in riferimento alla stessa categoria merceologica? [Leggi tutto]
Con questa nota voglio comunicarvi tutta la mia soddisfazione e quella dell’intero Consiglio Direttivo dell’UCSI per l’inserimento nel Nuovo Codice dei Contratti dell’art.225 comma 13 che con un articolo interpretativo chiarisce in maniera inequivocabile i dubbi interpretativi scaturiti da alcune sentenze TAR e Consiglio di Stato sulla disciplina applicabile ai Consorzi Stabili.
Ricorderete che tra i punti programmatici del lancio della Campagna associativa UCSI per l’anno 2023 vi era l’attenzione alla “redazione del nuovo Codice degli Appalti, insieme alla capacità di gestione del PNRR, un momento di verifica della effettiva crescita e maturità del Paese nella capacità di affrontare le tematiche legate allo sviluppo infrastrutturale”
Ai Consorzi Stabili
Carissimi,
il Decreto Legislativo 31 marzo 2023 n. 36 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale; con questa nota voglio comunicarvi tutta la mia soddisfazione e quella dell’intero Consiglio Direttivo dell’UCSI per l’approvazione del Nuovo Codice dei Contratti. Ricorderete che tra i punti programmatici del lancio della Campagna Soci UCSI per l’anno 2023 vi era “la redazione del nuovo Codice degli Appalti sarà, insieme alla capacità di gestione del PNRR, un momento di verifica della effettiva crescita e maturità del Paese nella capacità di affrontare le tematiche legate allo sviluppo infrastrutturale”.
Sul “cumulo alla rinfusa” ancora una sentenza, che “allenta” precedenti orientamenti volti ad affermare da una parte la sua abolizione, dall’altra la necessità che le imprese consorziate indicate come esecutrici posseggano i requisiti per l’esecuzione delle prestazioni.
In primo grado il ricorso era stato respinto in quanto “il Consorzio non poteva sostituire i propri requisiti a quelli della consorziata indicata come esecutrice, stante l’avvenuta abolizione del cumulo alla rinfusa ad opere del Decreto Sbloccantieri, ostando “a tale argomento l’art. 47, co. 2, del D. Lgs. n. 50/2016 come modificato dal D.L. 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla l. 14 giugno 2019, n. 55 (c.d. Decreto Sblocca cantieri) e dunque applicabile al momento della gara per cui è causa, il quale dispone che “i consorzi stabili di cui agli articoli 45, comma 2, lettera c), e 46, comma 1, lettera f), eseguono le prestazioni o con la propria struttura o tramite i consorziati indicati in sede di gara senza che ciò costituisca subappalto”, stabilendo altresì che “la sussistenza in capo ai consorzi stabili dei requisiti richiesti nel bando di gara per l’affidamento di servizi e forniture è valutata, a seguito della verifica della effettiva esistenza dei predetti requisiti in capo ai singoli consorziati”. (47, co. 2 –bis, D. Lgs. n. 50/2016)”.
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La mancanza di chiarezza ha generato seri problemi di interpretazione da parte della magistratura, e la scrittura di un nuovo Codice degli Appalti è l'occasione per chiarire definitivamente ruoli e funzioni.
Urge un chiarimento rapido, ma serve soprattutto che la politica ci ascolti. Mercoledì 1° marzo terremo a Roma un importante Convegno al quale parteciperanno alcuni politici sensibili alle nostre tematiche in quanto vicini alle Piccole e Medie Imprese. E' l'occasione per farci sentire, per cui è necessaria una vostra massiccia presenza. L'invito vale sia per i rappresentanti dei Consorzi Stabili che per le Imprese a essi aderenti. Ci aspettiamo una consapevole presenza.
Anche i sindacati di categoria concordano con la filiera delle costruzioni: serve un momento di dialogo con tutti gli operatori
Egregio Presidente,
quando si è insediata ha fatto appello a due categorie politiche importanti: “coinvolgimento delle parti sociali” e “senso di responsabilità”. Ebbene, i decreti legislativi che dovrebbero tradurre in norma i principi della legge delega 78/2022, cioè il nuovo Codice degli Appalti, nonostante il lavoro preparatorio del Consiglio di Stato, non sono stati oggetto di qualsivoglia serio e approfondito coinvolgimento delle parti sociali da parte del Suo Governo. Eppure sono norme che riguardano milioni di lavoratori e lavoratrici, le loro tutele economiche, i loro diritti, la loro stessa salute e sicurezza.
Il 2023 dovrebbe essere l'anno delle riforme che riguarderanno il Codice dei contratti pubblici (su cui è prevista la scadenza di marzo 2023) e del Testo Unico Edilizia (su cui si discute da anni senza venirne a capo).
Ad evidenziarlo è stata la parlamentare di Forza Italia Erica Mazzetti nel corso dell’audizione del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in VIII Commissione. La Mazzetti ha sottolineato l’importanza di “chiudere a breve il nuovo codice degli appalti, imprescindibile per realizzate tutte le opere pubbliche, del Pnrr e non solo” purché con “cambi sostanziali rispetto all’attuale testo e soprattutto regole certe, per avere un vero e proprio manuale del costruttore”. [Leggi tutto...]
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